Passano i giorni e con essi se ne vanno via gli anni e senza che ce ne rendiamo conto ci ritroviamo così: come il mondo ci vede, come forse vogliamo essere visti, ognuno cerca di apparire forte, immune a qualsivoglia dolore, indossando armature per paura di mostrare l’intima fragilità.
Ostentiamo corpi perfetti per mostrare ciò che vogliamo che gli altri vedano, per acquisire quella sicurezza che tristemente sappiamo di non avere, sorridiamo mentre le lacrime nate per un vuoto mai colmato inondano la nostra anima.
Succede a volte di essere persino spavaldi ed arroganti per meglio celare quella parte di noi che invece vorrebbe chiedere solo di essere tenuto stretto tra le braccia e sentirsi protetti, quelle braccia che spesse volte hanno smesso di esistere ma con malinconia ne ricordiamo ancora la forza. Ogni giorno è una nuova scena dove noi, attori distratti recitiamo la nostra parte nello spettacolo della vita lasciando intravedere le dimenticanze di alcune battute che svelano ciò che siamo: anime fragili che sentono addosso tutto il peso del dolore d’una vita fatta di amori perduti, di battaglie perse, di felicità negate e di tanti rimpianti per aver lasciato andare le tante occasioni per dire ciò che ora nessuno potrà mai ascoltare.
Restiamo immobili come se fossimo in ‘attesa di uno scatto che possa immortalare l’istante in cui spogliati d’ogni orpello, fieri ci vestiamo della nostra fragilità senza più il timore d’esser feriti.
Fotografia: Alessandro Accossato https://www.instagram.com/alessandroaccossato.urbex/
Modella: Alessandra https://www.instagram.com/alter.c./
Poesia: Eva Lu https://www.facebook.com/share/gA8PugDsF8AGJvso/
Voce: Gianni Viterbo https://www.youtube.com/@GiovanniViterbo