Non c’è mai un perché, una ragione e forse non c’è mai una giustificazione per il troppo amore che lega due anime che disperse nella ovvia e scontata vita si sono ritrovate nel più disperato e meraviglioso bisogno di appartenersi. Condannati all’ombra rubano manciate di ore nelle quali raggi di sole accendono la loro vita, perché loro vivono così, nell’attesa di quel tempo rubato che non basta mai ma che è l’unico nel quale,affamati di passione, si ritrovano.
Sono soli quando tutto scorre nella normale vita che forse, un tempo lontano, avevano costruito pensando al per sempre e che ora guardano con distacco e dolore.
Come in un film sono protagonisti e in quel recitare scene ordinarie fatte di concrete certezze, sognano d’esser altrove, quell’altrove dove possono sentirsi veri, senza dover mentire, senza dover fare finta d’esser felici, dove finalmente liberi possono spogliarsi d’ogni maschera e mostrarsi così, fragili e maledettamente innamorati. Crudeli verso se stessi, si consumano in nome di un domani che sanno benissimo non esistere eppure hanno quell’ingenua gioia quasi fanciullesca che riesce a cancellare l’amarezza e la consapevolezza di trovarsi nel posto giusto nel momento sbagliato. Colpevoli, condannati all’inferno dal buon finto perbenismo che li disegna come creature dissacranti e ciniche, riescono ad essere forti e nel sopportare il dolore di mille fallimenti trovano quel senso di pace quando s’abbandonano l’uno tra le braccia dell’altra, come in un tango dove solo la passione fa muovere i passi si perdono in quell’abbraccio che diviene eterno e racchiude sogni bagnati di lacrime di tanti rimpianti.
Sono loro, tutti li chiamano amanti ma loro sono solo due anime che sono andate oltre per poter semplicemente e meravigliosamente vivere l’amore.
Modelli: Paolo y Elena
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Marissa Martinelli
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Poesia: EvaLu
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